Se siete interessati a due cenni di storia…..e preistoria per capire e condividere il nostro percorso e chi siamo oggi. Due sigle da ricordare prima di partire con questo breve racconto.
I.S.F. INTERNATIONAL SNOWBOARD FEDERATION
F.I.S.INTERNATIONAL SKIING FEDERATION
Nel 1990,nasce la I.S.F, associazione voluta da 5 nazioni che organizza competizioni ed eventi a livello mondiale che coinvolge personaggi del calibro di Tarje Hakonsen e Daniel Frank. Più di 100 riders tra i più forti al mondo ne fanno parte e si sfidano nel circuito di coppa del mondo. Lo snowboard si fa conoscere ma senza ancora fare troppo rumore. E’ considerato come uno sport emergente e spettacolare, probabilmente non per tutti. Nulla di più. Gli atleti e tutti quelli che lo praticano vengono inquadrati come una “comunity” che si diverte utilizzando una tavola. Ma negli anni a venire la popolarità dello snowboard cresce e I.S.F. grazie all’esperienza maturata fornisce gli standard per contribuire ad inserire questa specialità nelle olimpiadi invernali, tanto che nel 1998…attenzione….attenzione, lo snowboard diventa disciplina Olimpionica.
INIZIANO I PROBLEMI
A questo punto però succede qualcosa di particolare. Magicamente compare sulla scena la F.I.S che viene incaricata dal comitato olimpico come organo referente per l’organizzazione dei giochi stessi e in futuro anche per le gare di coppa del mondo. L’I.S.F. è di fatto tagliata fuori e non viene più considerata. Per onore di cronaca bisogna sottolineare che la F.I.S ha sempre catalogato la disciplina dello snowboard come una “branchia” dello sci, un derivato insomma e mai una disciplina autonoma. Questo passaggio scatena la rabbia di molti atleti che dovevano tutto a I.S.F e ora dovevano rapportarsi con F.I.S che forse nemmeno conoscevano. Tarje Hakonsen, tre volte campione del mondo, decide di boicottare le olimpiadi proprio perché insieme a tanti altri non si identifica più in questo sistema. Piano piano l’ I.S.F viene isolata sempre più, gli sponsor cambiano sponda e nel 2002 si ferma. FINE DELLA STORIA.
PERCHE HO RACCONTATO TUTTO QUESTO?
Perché nel nostro mondo quello dei maestri e delle scuole di Snowboard è successa la stessa cosa. Esistevano solo istruttori I.S.F che appunto era l’unica organizzazione che si occupava dello sviluppo di questo sport. Non rappresentava ancora un mercato degno di nota, ma quando è iniziata la crescita, magicamente è arrivato qualcuno dall’alto a mettere a posto e regolamentare le cose in materia di insegnamento. Viene inserita la figura del MAESTRO DI SCI “specializzato” in Snowboard. Avete capito bene. In un lampo essere istruttori internazionali I.S.F. non aveva più alcun valore, anzi, metteva l’istruttore in una posizione di abuso di professione. Era diventato obbligatorio essere maestri di sci per accedere ai corsi di specializzazione dello snowboard e poter svolgere la professione di maestro di snowboard presso scuole di sci ovviamente. Una cosa senza senso evidentemente, tanto che dopo qualche anno, grazie a un lavoro svolto in collaborazione con i collegi regionali dei maestri di sci, la situazione si è evoluta ed è stata riconosciuta la terza figura. Il MAESTRO DI SNOWBOARD che si affiancava alle due figure già esistenti. Il maestro di sci alpino e il maestro di fondo. Grazie a questa scelta molti bravi snowboarders sono potuti diventare maestri senza il vincolo assurdo di essere in precedenza maestri di sci. E’ stato possibile far nascere scuole di snowboard con programmi pensati per snowboarders creando la giusta immagine che le valorizzasse.
MADNESS SNOWBOARD SCHOOL con tanta fatica è stata una tra le prime.